ASTI, 6 settembre 2021 – Un’iniziativa benefica a sostegno di un’anziana astigiana in difficoltà economica. La Nuova Farmacia Garello – Centro Estetico, con sede in corso Felice Cavallotti 2 ad Asti, ha avviato una raccolta fondi rispondendo all’appello dell’ottantatreenne Piera Pesce. Nei giorni scorsi la signora ha protestato su una panchina della centrale piazza San Secondo. E’ stata circondata da dei cartelli scritti da lei a mano e le foto della sorella gravemente disabile di cui si è presa cura fin da quando era bambina.
Sui cartelli l’anziana, classe 1938 ed originaria del sud dell’Astigiano, ha scritto la sua semplice contabilità. Percepisce infatti 771 euro di pensione di reversibilità del marito e ne spende 474 di affitto per l’alloggio in zona San Pietro.
I restanti 300 euro scarsi che le rimangono le servono quindi per pagare le bollette, il riscaldamento, le spese condominiali, il cibo, le medicine e gli eventuali imprevisti. Suo marito, mancato vent’anni fa era un operaio della Way Assauto ed è stato il portiere della squadra di calcio dell’Asti negli Anni Cinquanta.
Insieme si sono occupati della sorella di Piera. Nata con una disabilità che fin dalla nascita le ha impedito di camminare ma anche di mangiare da sola e di comunicare. Ha continuato a prendersi cura di lei anche da vedova fino alla al 2016, anno in cui è morta. Come se non bastasse, recentemente a Piera Pesce è stato diagnosticato un tumore al seno. La patologia le ha provocato disabilità al braccio destro rendendolo gonfio e dolorante.
Fulvia Savio, direttrice della Nuova Farmacia Garello, spiega l’iniziativa a favore di Piera Pesce, l’anziana in difficoltà economica
«Abbiamo accolto volentieri all’appello della signora Piera – interviene Fulvia Savio, direttrice della Nuova Farmacia Garello di Asti – che ha lanciato il suo grido d’allarme portando alla luce una situazione di grave difficoltà. Alla sua età non vorrebbe essere costretta a lasciare l’appartamento dove ha vissuto una vita e dove sono conservati tutti i suoi ricordi per trasferirsi in una casa popolare. La signora non chiede l’elemosina ma un aiuto per poter pagare tutte le spese. Chiunque volesse dare il proprio contributo – prosegue Fulvia Savio – non deve fare altro che passare nella nostra farmacia di corso Cavallotti 2 e lasciare la propria offerta. Consegneremo poi tutti i fondi raccolti direttamente alla signora Piera che da tanti anni è una nostra cliente».