Ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione della lotta contro il tumore al seno. Tuttavia la prevenzione, suddivisa su tre livelli, è fondamentale durante tutto l’anno per conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie. Si tratta di un’azione che è alla portata di tutti ogni giorno. Basta non iniziare a fumare, o comunque diminuire con l’obiettivo di smettere al più presto, seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, praticare regolarmente attività fisica e sottoporsi periodicamente a dei controlli medici.

La prevenzione primaria, in che cosa consiste

La primaria è la forma classica di prevenzione. Comprende tutti quegli interventi destinati ad ostacolare l’insorgenza delle patologie nella popolazione combattendone le cause ed i fattori predisponenti. Spesso l’intervento di questa tipologia di prevenzione mira a cambiare le abitudini e i comportamenti scorretti. Si attua attraverso l’informazione, ovvero tramite dei progetti di educazione alla salute, e le campagne di sensibilizzazione alla popolazione ma anche mediante i vaccini. Fanno parte della prevenzione primaria anche degli interventi sull’ambiente per eliminare o correggere le possibili cause delle malattie e anche sull’uomo per modificare delle errate abitudini di vita.

Gli interventi preventivi secondari e terziari

Nella prevenzione secondaria rientrano invece tutti quegli interventi mirati all’individuazione precoce dei soggetti ammalati o ad alto rischio. Esempio ne sono la mammografia, l’esame diagnostico del tumore alla mammella, il pap test che individua l’eventuale presenza di eventuali anomalie cellulari all’interno dell’utero, e tutti gli screening condotti a tappeto su una fascia più o meno ampia della popolazione allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori prima che si manifesti con sintomi. La diagnosi precoce, infatti, è fondamentale per rendere attuabili degli interventi terapeutici in grado di condurre alla guarigione.

La prevenzione terziaria, infine, ha lo scopo di ridurre la gravità e le complicazioni di patologie ormai conclamate. Sconfina spesso nella terapia e si occupa di persone già malate con l’obiettivo di limitare la comparsa di recidive e di forme di invalidità. Rientra nella prevenzione terziaria anche la riabilitazione per permettere al paziente il recupero dello stato funzionale.

La prevenzione, lo step fondamentale per tutelare la salute

Ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione della lotta contro il tumore al seno. Tuttavia la prevenzione, suddivisa su tre livelli, è fondamentale durante tutto l’anno per conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie. Si tratta di un’azione che è alla portata di tutti ogni giorno. Basta non iniziare a fumare, o comunque diminuire con l’obiettivo di smettere al più presto, seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, praticare regolarmente attività fisica e sottoporsi periodicamente a dei controlli medici.

La prevenzione primaria, in che cosa consiste

La primaria è la forma classica di prevenzione. Comprende tutti quegli interventi destinati ad ostacolare l’insorgenza delle patologie nella popolazione combattendone le cause ed i fattori predisponenti. Spesso l’intervento di questa tipologia di prevenzione mira a cambiare le abitudini e i comportamenti scorretti. Si attua attraverso l’informazione, ovvero tramite dei progetti di educazione alla salute, e le campagne di sensibilizzazione alla popolazione ma anche mediante i vaccini. Fanno parte della prevenzione primaria anche degli interventi sull’ambiente per eliminare o correggere le possibili cause delle malattie e anche sull’uomo per modificare delle errate abitudini di vita.

Gli interventi preventivi secondari e terziari

Nella prevenzione secondaria rientrano invece tutti quegli interventi mirati all’individuazione precoce dei soggetti ammalati o ad alto rischio. Esempio ne sono la mammografia, l’esame diagnostico del tumore alla mammella, il pap test che individua l’eventuale presenza di eventuali anomalie cellulari all’interno dell’utero, e tutti gli screening condotti a tappeto su una fascia più o meno ampia della popolazione allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori prima che si manifesti con sintomi. La diagnosi precoce, infatti, è fondamentale per rendere attuabili degli interventi terapeutici in grado di condurre alla guarigione.

La prevenzione terziaria, infine, ha lo scopo di ridurre la gravità e le complicazioni di patologie ormai conclamate. Sconfina spesso nella terapia e si occupa di persone già malate con l’obiettivo di limitare la comparsa di recidive e di forme di invalidità. Rientra nella prevenzione terziaria anche la riabilitazione per permettere al paziente il recupero dello stato funzionale.

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