Tutti gli anni in autunno inoltrato prende il via anche la campagna vaccinale contro l’influenza stagionale. Vaccinarsi rappresenta sempre la soluzione migliore per prevenire e combattere l’influenza. Sia perchè aumentano notevolmente le possibilità di non contrarre la malattia e di diventare immuni e sia perchè, in caso di sviluppo della patologia, i sintomi si presentano in forma meno acuta e non sono seguiti da ulteriori complicazioni.

Le tipologie di influenza stagionale

L’influenza si suddivide in tre categorie. Quella di tipo A circola nell’organismo umano ma anche in quella di altre specie animali e proprio per questo può provocare più facilmente epidemie e pandemie. L’influenza di tipo B, invece, è presente esclusivamente nell’organismo umano e non sembra essere in grado di produrre delle infezioni su larga scala. I virus influenzali di tipo C, invece, di solito causano delle infezioni asintomatiche o molto lievi, quindi con scarsa rilevanza dal punto di vista clinico.

Vaccino antinfluenzale: a chi è raccomandato e qual è la sua durata

Il vaccino è raccomandato per tutte quelle persone che desiderano evitare l’influenza stagionale e che non abbiano delle specifiche controindicazioni. La vaccinazione è raccomandata ed offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale a tutti coloro che corrono un rischio maggiore di andare incontro a delle complicanze nel caso in cui contraggano l’influenza.

Vi rientrano tutte le persone con più di 60 anni, le donne in gravidanza in post partum. Ma anche i ricoverati in lungodegenza e coloro che sono affetti da malattie croniche, come quelle cardiache e respiratorie, ed il diabete. E’ consigliabile che si sottopongano alla vaccinazione antinfluenzale anche i donatori di sangue, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, e alcune categorie di lavoratori come il personale socio-sanitario, le forze di polizia ed i vigili del fuoco, gli allevatori o comunque chi svolge un lavoro a stretto contatto con gli animali. L’immunità indotta dal vaccino antinfluenzale inizia due settimane dopo la somministrazione e dura tra i 6 e gli 8 mesi. E’ quindi importante ripetere la vaccinazione ogni anno.

Campagna antinfluenzale 2021: l’importanza di sottoporsi al vaccino

Tutti gli anni in autunno inoltrato prende il via anche la campagna vaccinale contro l’influenza stagionale. Vaccinarsi rappresenta sempre la soluzione migliore per prevenire e combattere l’influenza. Sia perchè aumentano notevolmente le possibilità di non contrarre la malattia e di diventare immuni e sia perchè, in caso di sviluppo della patologia, i sintomi si presentano in forma meno acuta e non sono seguiti da ulteriori complicazioni.

Le tipologie di influenza stagionale

L’influenza si suddivide in tre categorie. Quella di tipo A circola nell’organismo umano ma anche in quella di altre specie animali e proprio per questo può provocare più facilmente epidemie e pandemie. L’influenza di tipo B, invece, è presente esclusivamente nell’organismo umano e non sembra essere in grado di produrre delle infezioni su larga scala. I virus influenzali di tipo C, invece, di solito causano delle infezioni asintomatiche o molto lievi, quindi con scarsa rilevanza dal punto di vista clinico.

Vaccino antinfluenzale: a chi è raccomandato e qual è la sua durata

Il vaccino è raccomandato per tutte quelle persone che desiderano evitare l’influenza stagionale e che non abbiano delle specifiche controindicazioni. La vaccinazione è raccomandata ed offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale a tutti coloro che corrono un rischio maggiore di andare incontro a delle complicanze nel caso in cui contraggano l’influenza.

Vi rientrano tutte le persone con più di 60 anni, le donne in gravidanza in post partum. Ma anche i ricoverati in lungodegenza e coloro che sono affetti da malattie croniche, come quelle cardiache e respiratorie, ed il diabete. E’ consigliabile che si sottopongano alla vaccinazione antinfluenzale anche i donatori di sangue, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, e alcune categorie di lavoratori come il personale socio-sanitario, le forze di polizia ed i vigili del fuoco, gli allevatori o comunque chi svolge un lavoro a stretto contatto con gli animali. L’immunità indotta dal vaccino antinfluenzale inizia due settimane dopo la somministrazione e dura tra i 6 e gli 8 mesi. E’ quindi importante ripetere la vaccinazione ogni anno.

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